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TASI e TARI: i codici tributo per l’F24

Iistruzioni per contribuenti privati ed enti pubblici.

 

TASI E TARI IN F24.

I NUOVI CODICI
ELABORATI DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE PER I CONTRIBUENTI PRIVATI E PUBBLICI.

Fonti: le risoluzioni dell’Agenzia
delle Entrate 45/E (Tari F24),  46/E (Tasi F24) e 47/E (Tari e Tasi F24EP)

Nuovi codici tributo dall’Agenzia
delle Entrate per consentire ai contribuenti di pagare la IUC,
istituita dalla Legge di Stabilità: la nuova tassa sui servizi comunali
comprende TASI (Tassa Servizi Indivisibili –
sostituisce l’IMU prima casa), TARI (Tassa Rifiuti) e IMU (resta
su tutti gli immobili diversi dalla prima casa).

TASI e TARI sono
due tributi nuovi, quindi il Fisco ha istituito i relativi codici per il versamento
in F24
.

Visto che la
TARI sostituisce la TARES, i relativi codici restano gli stessi
(cambia solo la denominazione a cui si riferiscono), mentre per la TASI ce ne
sono di nuovi.

E’ tutto
contenuto in tre risoluzioni del 24 aprile: la n.45
riguarda la TARI, le n. 46 e n. 47 istituiscono i nuovi codici TASI
rispettivamente per contribuenti privati ed enti pubblici. Il riferimento
normativo è l’articolo 1, comma 639, della legge 147/2013 (Legge
di Stabilità), che istituisce la Iuc, imposta unica comunale.

TASI in F24

·                
3958“: per abitazione principale e relative pertinenze,

·                
3959“: per fabbricati rurali ad uso strumentale,

·                
3960“: per aree fabbricabili,

·                
3961“: per altri fabbricati.

Per la compilazione del Modello F24, questi
codici tributo vanno esposti nella “SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI“,
in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”,
con le seguenti indicazioni:

nel campo
“codice ente/codice comune”, indicare il codice catastale del Comune nel cui
territorio sono situati gli immobili, reperibile nell’apposita tabella sul sito
dell’Agenzia delle Entrate.

Nello spazio
Ravv“, barrare solo se il pagamento si riferisce al ravvedimento, così
come lo spazio “Acc” va segnato solo se il pagamento si riferisce all‘acconto previsto
in giugno nei Comuni che hanno deliberato in tempo (doppio
binario
) mentre il campo “Saldo” va barrato appunto in
sede di saldo a dicembre. Se Il pagamento è effettuato in unica
soluzione
 per acconto e saldo, bisogna barrare entrambe le caselle.
Come avviene per l’IMU, nella casella “Numero immobili“, si indica il
numero degli immobili, fino a un massimo di tre cifre. L’anno di riferimento è
quello dell’anno di imposta a cui si riferisce il versamento: quindi se si
tratta di ravvedimento, bisogna segnare l’anno in cui l’imposta
avrebbe dovuto essere versata.

In caso di
ravvedimento, unitamente all’imposta bisogna versare anche interessi di
mora e sanzioni.
 Per questo, ci sono specifici codici tributo (che
possono essere utilizzati anche se il ravvedimento avviene in seguito a un
controllo fiscale).

Eccoli:

·                
“3962: per gli interessi,

·                
“3963: per le sanzioni.

TASI in F24EP (ENTI PUBBLICI)

·                
“374E”: per i fabbricati rurali ad uso strumentale,

·                
“375E”: aree fabbricabili,

·                
“376E”: altri fabbricati,

·                
“377E”: per gli interessi,

·                
“378E”: per le sanzioni.

Tutte le indicazione
per la compilazione del modello F24EP sono contenute nella risoluzione numero 47/E del 24 aprile. I
codici vanno inseriti nella sezione “Tasi
IMU”.

TARI in F24

I codici per la Tari in realtà sono gli stessi che si
utilizzavano per la Tares (istituiti con la risoluzione 37/E
del 27 maggio 2013), che vengono però ridenominati sostituendo il precedente
riferimento alla Tres con il nuovo nome dell’imposta, Tari.

Quindi:

·                
“3944: valido per Tari (e Tares),

·                
“3945: Tari (e Tares), interessi,

·                
“3946: Tari (e Tares), sanzioni,

·                
“3950: tariffa,

·                
“3951: tariffa, interessi,

·                
“3952: tariffa, sanzioni

Come si vede, ci sono sia i codici per la tassa vera e propria che quelli
per la cosiddetta tariffa (nei comuni che la istituiscono, al
posto della Tari). Quanto alla compilazione dell’F24, i codici
si inseriscono nella “sezione IMU e altri tributi locali“, in
corrispondenza della colonna “importi a debito versati”, con le stesse modalità
previste per la Tasi. Ricordarsi che nello spazio “rateazione/mese rif
il numero della rata va indicato nel formato “NNRR”, dove “NN” rappresenta il
numero della rata in pagamento e “RR” quello complessivo delle rate. In caso di pagamento
in un’unica soluzione,
 si indicherà “0101.

TARI in F24EP (ENTI
PUBBLICI)

Anche in questo caso, sono semplicemente stati ridenominati i precedenti
codici istituiti per la Tares con la risoluzione 42/E del 28 giugno 2013, che
vanno esposti nella sezione “Tares-Tari” del modello F24EP. Le
indicazioni sono contenute nella risoluzione numero 47/E del 24 aprile, la
stessa relativa alla Tasi per l’F24EP.

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