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Bilbao: da grigia città industriale e portuale a nuova realtà ecologica

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La storia di Bilbao, un esempio di riconversione ecologica possibile, le tappe di un progetto che ha portato la città basca a rinascere dalle ceneri e fumi degli altiforni, fino a diventare una città moderna, efficiente e un polo turistico internazionale.
Bilbao, la principale città basca della Spagna fu fondata nell’anno 1300, lungo la riva destra del fiume Nervión, e nacque come un piccolo nucleo dedito principalmente al commercio marittimo. Fu solo a partire dal 1850, con l’espansione della città e la creazione del primo altoforno che l’attività economica si concentrò, quasi esclusivamente, nella siderurgia e nell’industria navale. E proprio questa mancanza di diversificazione provocò gravi conseguenze per Bilbao, quando ci fu la crisi industriale del 1975. Circa il 30% della popolazione attiva era disoccupata e gli impianti chiusi e abbandonati davano un’immagine di forte degrado, non solo produttivo, ma anche urbanistico e ambientale, che sembrava impossibile sanare. Una situazione ulteriormente aggravata dall’inquinamento e dalla contaminazione subita negli anni passati dalle acque del fiume e dei suoi affluenti, a causa degli sversamenti indiscriminati delle acque di formazione delle industrie, e la scarsa consapevolezza ambientale da parte delle autorità dell’epoca. Quel periodo di crisi economica, a cui si aggiunse l’alluvione che colpì la città nel 1983, fu allo stesso tempo un’opportunità per il cambiamento e la riqualificazione di terreni di gran valore e per lo sviluppo urbanistico della città.

Progetto

In questo contesto nasce il piano di riqualificazione urbana a lungo termine, messo a punto dalle autorità madrilene e da quelle basche, allo scopo di trainare Bilbao in una nuova epoca, quella dello sviluppo post-industriale. Partendo da una città soffocata da acciaierie e container del porto fluviale e industriale, si arriva ad una città moderna e tecnologica, una città a misura d’uomo, destinazione turistica e culturale, capace di affascinare visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Si è operato attraverso una ristrutturazione territoriale (infrastrutture), economica (settore terziario, polo informatico), e industriale (riconversione). La bonifica è stato il primo step, finanziata soprattutto dal pubblico; la zona industriale non è stata cancellata ma razionalizzata e spostata; il fiume è stato valorizzato come una vera e propria infrastruttura, individuando per le sue sponde delle nuove attività, prevalentemente a carattere ludico, commerciale, culturale, e residenziale (si vedano le immagini del fiume, prima e dopo la bonifica).

Interventi

La nuova Bilbao è nata ufficialmente nel 1991 con la creazione dell’associazione Bilbao Metropoli 30, per volontà del sindaco della città, della Provincia e del Governo basco con 30 soci, tutti impegnati a rilanciare la città. Metropoli 30 riunisce un centinaio di soci: centri produttivi, università, organizzazioni no-profit, enti pubblici locali, banche e fondazioni, camere di commercio, ecc. L’associazione sviluppa piani, ricerche ed eventi promozionali finalizzati al recupero e alla rivitalizzazione dell’area urbana della città e gestisce ogni iniziativa inserita nel Piano Strategico, in vista di una collaborazione sempre più proficua tra settore pubblico e settore privato. Bilbao Ria 2000 è invece una società pubblica, nata per risolvere il problema delle relazioni tra il potere centrale spagnolo e i poteri locali baschi, per realizzare grandi progetti di riqualificazione urbana. È finanziata per il 50% dal Governo centrale e per il restante 50% dalle autorità basche.

Tra i principali interventi realizzati:

  • l’ampliamento del porto, chiamato dagli stessi bilbaini “Superporto”, attraverso lo spostamento dell’attività dal quartiere di Abandoibarra a Santurzi, cosa che ha permesso di configurare una nuova pianificazione urbanistica di Bilbao, recuperando terreni nel centro della metropoli e riqualificando Abandoibarra, cuore e massima espressione della Bilbao moderna;
  • la creazione della nuova metropolitana che collega l’intera valle (Realizzata con materiali moderni ed innovativi, si integra perfettamente con il paesaggio urbano. È l’opera più apprezzata dai cittadini di Bilbao. La Metropolitana ha ottenuto nel 1998 il Premio Brunel, il premio internazionale più prestigioso dell’architettura ferroviaria, per la stazione di Sarriko. Inoltre ha ottenuto il premio per la metropolitana più pulita d’Europa. Utilizza solo energia verde per muoversi e le carrozze saranno presto dotate di un sistema che recupera l’energia durante le frenate, permettendo un risparmio di circa un terzo dell’energia necessaria. Si stima che, nel 2008, l’utilizzo di questo mezzo di trasporto pubblico abbia ridotto le emissioni del contributo che avrebbero potuto dare 8mila automobili percorrendo ognuna 30mila chilometri. Perfino una delegazione di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) guidata dal sultano Ahmed Al Jaber si è recata a Bilbao a vedere la “metropolitana verde”, esempio di innovazione ecosostenibile, da importare nei propri paesi);
  • la costruzione di un nuovo aeroporto (ad opera dell’architetto Santiago Calatrava, che ha definito la sua opera, la Paloma, come un messaggio d’amore per le terre basche), in grado di accogliere circa 4 milioni di passeggeri all’anno e che è in continua espansione. Si sta ampliando la zona di sosta degli aeromobili, costruendo una centrale elettrica, un edificio per i servizi generali e l’installazione del moderno “Sistema ILS” che diminuirà i ritardi dei voli per la scarsa visibilità;
  • ristrutturazione stradale con materiali innovativi (il Municipio di Bilbao ha realizzato la pedonalizzazione della via Lutxana, utilizzando per la prima volta nella città un tipo di pavimento speciale, in grado di assorbire il diossido di carbonio. Bilbao è la prima città che utilizza questo sistema ambientalmente sostenibile. Ogni metro quadrato della mattonella ecologica, che è stata collocata su tutta la strada, pulirà 5.000 metri cubi di aria nell’arco della sua vita (tra i 12 e i 15 anni). Questa mattonella si distingue per il fatto di avere al suo interno un prodotto chiamato GeoSilex, che consente l’assorbimento di CO2. La mattonella, entrando in contatto con il diossido di carbonio, si indurisce, aumenta di peso, ma non di volume. Per la pavimentazione della via Lutxana sono stati investiti, approssimativamente 477.000 euro, con il supporto di albergatori, negozianti e cittadini);
  • la realizzazione di un ottimo sistema tramviario, il cosiddetto Euskotran, un tram ecologico, pulito, efficace e moderno;
  • il trasferimento delle attività del porto verso l’apertura sul mare; la costruzione di nuovi ponti di attraversamento in grado di restituire la comunicazione tra i fronti urbani che si affacciano sulle rive.

In ambito culturale il progetto più importante riguarda, senza alcun dubbio, il Museo Guggenheim. La scultura avveniristica dell’architetto canadese Frank Gehry, aperta nel 1997, con le sue 33mila scaglie di titanio ha conquistato visitatori da ogni parte del mondo, diventando il simbolo di Bilbao. Si calcola che nel triennio 1999/2001 abbia generato un indotto di 635 milioni di dollari. La somma di denaro, spesa per la sua realizzazione, in un anno è stata completamente ripagata.

Si è lavorato, inoltre, per la rigenerazione ambientale ed urbana, attraverso la riduzione dell’inquinamento atmosferico; gestione dei rifiuti urbani e industriali; ampliamento dei parchi e delle zone verdi; riqualificazione dei quartieri degradati. Abandoibarra ne è un esempio. Area situata nel cuore della città che si estende su una superficie di 348.500 metri quadrati, è stata per anni destinata all’attività portuale, senza possibilità di accesso per il pubblico. Ora dei complessivi 348.507 metri quadrati, 115.714 ospiteranno vegetazione. Il progetto per il quartiere Barakaldo – Galindo invece consiste nel recupero delle aree dismesse lungo il fiume, un tempo sede degli altoforni. In programma la costruzione di edifici residenziali, spazi per il tempo libero, e di uno stabilimento per attività commerciali. Metà dell’area ospiterà del verde, mentre per l’infrastruttura stradale sono previsti collegamenti tra i diversi quartieri e l’autostrada A8.

Bilbao si è radicalmente trasformata nel corso degli anni, rinnovandosi esteticamente ed arrivando ad essere considerata un esempio da imitare nell’ambito della riconversione ecologica, per la modernità delle infrastrutture e come modello culturale. Si consideri, inoltre, che è l’unica città spagnola con un Pil positivo in questo periodo di recessione.

Il progetto di riqualificazione urbana di Bilbao ha prodotto, nel corso degli anni, un netto miglioramento della qualità della vita; l’aumento esponenziale dei posti di lavoro; nuove attività economiche e culturali, in grado di attirare turisti da tutto il mondo; ha rafforzato l’identità regionale; ha portato ai suoi abitanti benessere e un ambiente più sano in cui vivere.

Un esempio da seguire, quindi, magari portandolo nella nostra realtà italiana. Perchè Bilbao dimostra che il cambiamento è possibile, se c’è la volontà da parte di tutti, di attuarlo. Così come scrisse il New York Times il 7 settembre 1997, proprio riguardo il cambiamento della città basca “The word is out that miracles still occur”, i miracoli accadono ancora e Bilbao ne è la concreta dimostrazione.

articolo di  Beatrice Ruscio
Fonte: Bilbao en Construcción; BilbaoInternational

 

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