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Cassa depositi e prestiti, deliberati 65 milioni a Roma per l’emergenza abitativa

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Cdp entra nella fase operativa a supporto delle politiche abitative territoriali. Infatti, il programma di alloggi sociali destinato a persone a rischio povertà come giovani coppie, anziani, ragazze madri, divorziati, studenti e lavoratori precari servirà ad aiutare chiunque non sia autosufficiente o troppo povero per approdare nel libero mercato dell’acquisto di un immobile.

Cdp entra nella fase operativa a supporto delle politiche abitative territoriali. Infatti, il programma di alloggi sociali destinato a persone a rischio povertà come giovani coppie, anziani, ragazze madri, divorziati, studenti e lavoratori precari servirà ad aiutare chiunque non sia autosufficiente o troppo povero per approdare nel libero mercato dell’acquisto di un immobile. 
Gli interventi più rilevanti, deliberati o in fase di elaborazione, proposti sia da privati che dall’Amministrazione, riguardano in particolare la Collina della Muratella caldeggiati dal Gruppo Toti con circa 350 alloggi, progetti di cooperative della Legacoop Abitanti, l’espansione del nuovo insediamento di Santa Palomba con quasi 1000 alloggi e lo sviluppo di nuovi centri come quelli della Massimina.
Gli alloggi saranno offerti prevalentemente in locazione a canoni calmierati e le nuove costruzioni saranno realizzate tutte nell’ambito dell’ampliamento del Prg.

“La difficoltà principale per chi abita a Roma – ha affermato l’Assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo – è quella di trovare casa ad un prezzo abbordabile e non perché le case non ci siano. Infatti negli anni d’oro sono stati costruiti anche 10 mila alloggi l’anno e quindi l’emergenza abitativa della città è legata alla possibilità di accesso economico. Questo protocollo vuole mettere sul mercato case a canone calmierato per chi è troppo ricco per le case popolari ma troppo povero per il libero mercato. E lo facciamo con risorse del Fia, che dal 2008 fino a oggi a Roma non erano stati mai utilizzati, perché non disponiamo di risorse sufficienti per la realizzazione diretta, ma abbiamo aree edificabili idonee. Finora sono stati già deliberati 65 milioni di euro su 725 alloggi i cui cantieri sono già aperti, e 150 sono già in costruzione, poi ci sono interventi su cui siamo avanti e che potranno concludersi entro il 2015 e riguardano altri 1.150 alloggi per 125 milioni. Potenzialmente l’operazione potrà portare ulteriori 950-1.500 alloggi pari a un investimento di 100-150 milioni».
A fiancheggiare l’Assessore, il Sindaco Ignazio Marino che ricorda come molti cittadini non sono idonei ad ottenere una casa popolare, ma allo stesso tempo non hanno la possibilità di pagare l’affitto a prezzo di mercato.
“Quello che stiamo cercando di fare oggi è di tendere una mano a chi è escluso da queste realtà – ha commentato il sindaco di Roma – questo strumento è importante perché è la prima volta che il fondo, operativo dal 2010, si incontra finalmente con la città di Roma. Oggi parliamo di qualcosa che non è un annuncio, ma già un fatto, come è modo di fare di questa Giunta: ci sono 150 alloggi in costruzione e arriveremo sicuramente a 1.875, con un affitto di 5 euro a metro quadro per andare incontro alla parte più svantaggiata della città».
Per quanto riguarda l’assegnazione, l’Amministrazione comunale tramite delibera di Giunta costruirà un elenco dei cittadini con i requisiti e lo fornirà a Cdp.
A presentare i primi risultati e gli obiettivi della collaborazione avviata tra l’Amministrazione capitolina e la Sgr di Cassa depositi e prestiti sulle politiche abitative, oltre il Sindaco Ignazio Marino e l’Assessore Caudo, il Presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini, accompagnato dal Direttore generale Marco Sangiorgio, dal Presidente di Cdp Investimenti Sgr Vladimiro Ceci e dal Direttore Social Housing Paola Delmonte.

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