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Una città nel deserto ancestrale e sostenibile

Luoghi-identità che recuperano il senso di comunità e di rispetto del territorio. ‘Desert City’, un nuovo modello concettuale di vita sostenibile nel deserto presentato dallo studio di architettura Luca Curci

Luoghi-identità interconnessi

Ripensare il concetto di confine, che può essere visto non solo come linea che divide ma anche come elemento di connessione fra due luoghi, come punto di incontro fra spazio pubblico e privato. Nasce da queste riflessioni ‘Desert City’, una proposta progettuale per un modello di vita, alternativo e sostenibile, nel deserto presentata dallo studio di architettura Luca Curci. Un progetto che si pone in antitesi con gli attuali ‘labirinti urbani’ che stanno spopolando nelle regioni degli Emirati Arabi e che recupera il senso di comunità, come modello  socio-economico teso all’inclusione, appartenenza, cooperazione e alla capacità di coinvolgimento.

Luoghi-identità interconnessi

Il project plan si compone di una serie di luoghi-identità simbioticamente interconnessi tra loro, a configurare un unico sistema organico e articolato. Tre le macro tipologie architettoniche immaginate, differenti per dimensione, funzioni e numero di abitanti: gli hub più piccoli possono ospitare residenze mono o plurifamiliari, piccole comunità  composte da 1 a 5 nuclei familiari; gli edifici di dimensioni intermedie ospitano strutture specialistiche al servizio delle comunità come centri di ricerca, centri culturali, amministrativi o terziari; gli edifici più grandi ospitano comunità più articolate, con popolazioni da 2.000 a 5.000 abitanti e le loro attività lavorative, culturali e sociali.
L’obiettivo è di creare un modello di vita basato sulla valorizzazione dei rapporti umani e sul rispetto del territorio, sfruttandone condizioni climatiche e risorse.

Materiali locali, energia rinnovabile, riutilizzo di acqua e rifiuti

Le abitazioni saranno realizzate utilizzando materiali a basso impatto ambientale di provenienza locale e per l’approvvigionamento energetico verranno utilizzati sole e vento. L’acque verrà utilizzata con consapevolezza, attraverso il recupero e il riutilizzo delle acque di scarto, la raccolta delle rare ma abbondanti precipitazioni, e la produzione di acqua potabile attraverso la desalinizzazione ottenuta attraverso l’energia solare. Anche i rifiuti saranno recuperati attraverso il riciclaggio ed il compostaggio.

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fonte: casaeclima.com

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